La storia dello streaming video: dal VHS alla TV on demand

Lo streaming ha letteralmente invaso il nostro modo di vivere, il nostro modo di fare, riuscendo ad arrivare a un pubblico sempre più vasto per proporre contenuti sempre più interessanti. Non solo film e serie TV, lo streaming ha intaccato anche altre nicchie, come i videogames in cui ci sono piattaforme per giocare in streaming come Luna o Arcadia, oltre a quelli di nicchia come nel caso di Crazy Time oppure i grandi classifi delle carte. Dopotutto, Netflix, Disney Plus, PrimeVideo, PlutoTv, RaiPlay, MediasetInfinity, Paramount Plus oggi sono la normalità, ma in realtà sono arrivati alla fine di un percorso molto particolare e lungo che parte addirittura dalle vhs, ma andiamo con ordine.

La televisione nasce da esperimenti legati all’inizio del secolo scorso con la prima introduzione nelle case del pubblico negli anni trenta del novecento. Da quel momento sono cambiate fin troppe cose: basti pensare che inizialmente si aveva uno o pochi più canali. Nel tempo però l’appuntamento da seguire a una tale ora si è sganciato dalla normalità per lasciare spazio alla decisione del pubblico che così ha avuto la possibilità di scegliere quando e come guardare un film, una serie tv o un programma.

L’evoluzione VHS

Dopo numerose prove e qualche risultato interessante con la VHS è nato il vero e proprio Home Video. L’invenzione è da legare alla JVC che nel 1976 lo lancia con riproduzione di filmati analogici tramite videoregistratori. Inizialmente le VHS erano utilizzate solo per registrare filmati con enormi videocamere e poi riguardarli a casa. Nel tempo però le cose sono cambiate e così il cinema, le serie tv, i cartoni animati e i documentari sono entrati nelle case di tutto il mondo per intrattenere a piacere gli utenti.

L’avvento di una televisione nuova come quella satellitare non ha cambiato l’interesse per le VHS. Su questi nastri, grandi come dei libri, troviamo dei racconti straordinari di vita e riuscendo a travolgere il pubblico. Si tratta di uno strumento che fa nascere una fantasia che regala serate divertenti e che intrattiene. Infatti ci troviamo di fronte a un nuovo modo di intendere la televisione.

I più grandi di voi ricorderanno le favolose videoteche (l’ultima ha chiuso a Vincenza come raccontato dal Corriere), Blockbuster, il noleggio. Le VHS infatti costavano molto e non tutti se le potevano permettere, poi occupano spazio. Allora a un prezzo molto minore si potevano noleggiare videocassette per una o più serate. Si portavano a casa previo pagamento attraverso tessera e accumulo punti. Perché i film uscivano al cinema, poi arrivavano in VHS a noleggio molto tempo dopo e poi in vendita fino ad arrivare tempo dopo in televisione prima su quella a pagamento e poi su quella in chiaro.

Le VHS però, si capiva, non avrebbero avuto vita lunga anche se qualche amatore se le porta dietro ancora oggi. Sono rarissimi, ma già iniziano a circolare i Dvd nella seconda metà degli anni novanta. Servono però ben dieci anni prima che questi invadano le case delle persone riuscendo a regalare un modo di vedere i video più duraturo perché il supporto DVD non si rovina come quello delle VHS, non si danneggia l’immagine non si danneggia l’audio, finalmente abbiamo una possibilità migliore nel vedere il nostro prodotto finale.

Le VHS sostituite dai DVD

I DVD invadono il mercato, diventano preda dei collezionisti e si rinnovano così anche le videoteche che continuano a noleggiarli e riescono a travolgere il pubblico che li seguono con grande attenzione. Anche questa evoluzione però inizia a zoppicare quando piano piano si fa strada internet. La connessione a banda larga e Youtube regalano delle novità molto interessanti a un pubblico che piano piano si riesce a confrontare con un mezzo diversissimo e interessante che ci porta ai giorni nostri. Inoltre, come raccontato da Forbes, anche Netflix ha chiuso il servizio di consegna di dvd per posta, cosa che era molto in voga in passato.

Ci troviamo infatti di fronte allo streaming che ci permette di scegliere liberamente di guardare quello che vogliamo e quando lo vogliamo. Nascono varie piattaforme a pagamento e legali, la paytv si muove anche in streaming con l’esempio di Sky sotto gli occhi di tutti. E poi anche il calcio invade lo streaming e si passa dalla visione sulla tv a quella sui monitor dei computer fino ad arrivare a Dazn e Mediaset Infinity che accompagnano oggi gli appassionati del pallone. E ancora concerti, eventi, tutto è cambiato rapidamente in un mondo completamente digitalizzato.

Ma torniamo ai film e alle serie tv, oggi ci sembra impossibile pensare di non poter vedere quello che vogliamo all’orario che preferiamo. Ma tra quelli che hanno superato i trentacinque, come chi vi scrive, c’è una terribile nostalgia per l’appuntamento pomeridiano. Perché quando si tornava a casa si sapeva che alle ore 15.00 Italia 1 mandava in onda Dawson’s Creek e che se volevi vederlo dovevi fissarti in tv in diretta oppure che potevi registrarlo sperando che il nastro non si inceppasse per guardarlo dopo. Fatto sta che le tecnologie hanno cambiato il modo di vedere le cose e forse chi, come dicevo, ha più di trentacinque anni si renderà conto solo oggi che eravamo felici ma non lo sapevamo.